Mettiamo Radici

“Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi tu vinci” – Mahatma Gandhi

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Fiducia

Il PD si sta sciogliendo come neve al sole, si sta sgretolando a causa del suo passato e delle “decisioni” prese dal suo gruppo dirigente. Si potrebbe forse dire che il peccato originale sia stato l’aver prima parlato di innovazione radicale, passando per l’idea di andare da soli alle elezioni, seguendo poi con l’alleanza con l’Italia dei Valori e con i Radicali, che si è dimostrato un errore. Anch’io ritenevo potesse essere una buona idea, ma avevo gli occhi foderati di prosciutto e non mi rendevo conto che le elezioni erano ragionevolmente perse ancora prima di essere giocate, e non sapevo che la sinistra radicale sarebbe uscita dal Parlamento. Non aver riconosciuto in Di Pietro un pericolo, generato dalla stessa identica ricerca di visibilità che ha significato la tomba per il Governo Prodi, ha causato i danni che vediamo oggi.

Alla vigilia delle elezioni politiche, in tantissimi hanno richiesto alla dirigenza del PD di allargare il più possibile i partecipanti alla decisione delle candidature, se possibile anche di fissare delle primarie per decidere delle candidature, ma invece si è preferito scegliere di non rischiare, di non turbare gli equilibri. Perchè, evidentemente, fare delle primarie avrebbe provocato un cambiamento negli equilibri tra i rapporti DS/Margherita nei partecipanti alle liste. Magari (eresia!) ci sarebbe pure scappata qualche partecipazione esterna non riconducibile ai due partiti fondatori. E poi, la base non sarebbe stata pronta al passaggio psicologico di due esponenti o più dello stesso partito che competono tra loro per un posto in lista, dovendo scegliere e poi mantenere il voto per il partito nonostante il proprio “preferito” avesse perso.

Sbagliato! Avreste dovuto avere più fiducia negli italiani! Magari poi essi avrebbero ricambiato con la loro!

Quello che è mancato non è la fiducia degli italiani per il PD, il punto è l’esatto contrario: è mancata la fiducia del PD nei confronti di tutti gli italiani. “Ci pensiamo noi a scegliere chi va in Parlamento”, li sento dire, “noi sappiamo cosa fare, non preoccupatevi”. Evidentemente si sbagliavano.

Invece, io ho come la convinzione che, forse, messi nella condizione di decidere liberamente, in Primarie vere, in cui la competizione non sia precostutuita e precotta, i cittadini-elettori avrebbero potuto dire la loro sul serio. E avrebbero parlato chiaro. E, forse, avremmo evitato qualcuna delle pessime storie che ascoltiamo in questi giorni in televisione. E ci saremmo pure risparmiati la faccia depressa di Veltroni in TV.

Cambio casa!

Vado ad abitare in Slovenia!

PS: occhio alle percentuali, però!

Bella Mazzata

Lo ammetto, ho accusato il colpo.

Sotto di 7 punti. 20 senatori in più al Governo Berlusconi (futuro).

Chi mi garantisce che verrà continuata la lotta alla mafia?

Il diritto al mugugno

Italia

Tre giorni.

Manca poco.

La differenza c’è e si vede.

Noi non parliamo di fucili, non parliamo di mafiosi come di eroi, non parliamo di riscrivere i libri di scuola per cancellare la storia della Resistenza.

Noi vogliamo semplicemente bene al nostro Paese, al nostro fantastico Paese.

Lo può governare chi vuole, il nostro Paese.  Ma non Silvio Berlusconi. Non è adatto a governare un paese. Basta guardare le immagini alla TV. Non è adatto a prendere su di sè l’Onore di diventare Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana.
Perchè di questo si parla, di prendere per mano il nostro paese. Ognuno ha la sua ricetta, conservatrice, liberale, riformista, di sinistra estrema, centrista. Ognuna di queste filosofie ha diritto a eprimersi e cercare di guadagnare il consenso che merita. Ognuno ha il diritto di parlare con le persone per cercare di far conoscere il proprio pensiero.

A tutto questo però c’è un limite. Non si può pensare che si possano mettere in discussione le nostre Istituzioni, come la Presidenza della Repubblica, e immaginare scambi tra la Presidenza della Repubblica e la Presidenza del Senato. Non è possibile mettere in discussione la presidenza di Carlo Azeglio Ciampi,
forse uno dei più amati presidenti della Repubblica della nostra Storia. Non è possibile che un elettore di centrosinistra come me debba essere costretto a parlare agli elettori di destra per convincerli che l’Unità della nostra Repubblica è un valore, che la nostra Costituzione è una carta fondamentale irrinunciabile, che la nostra Bandiera e il nostro Inno non si toccano. Questi non possono essere valori “irricevibili”. Sono le fondamenta del nostro Stato. Senza di essi il nostro Paese poggerebbe sulla sabbia.

Non possiamo vivere altri anni, e forse nemmeno altri mesi, in questo modo, nel modo che si è visto negli ultimi giorni. Non possiamo. Lo Stato deve essere unito contro le organizzazioni criminali. Prima si dice “un voto per noi è un voto contro la mafia”. Poi qualche giorno dopo, “Mangano era un eroe”, e lo si ripete, anche. Come lo devo interpretare, questo messaggio? Come una difesa dell’orgoglio della Magistratura, della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, che ogni giorno rischiano la vita per garantire la nostra sicurezza? Come una difesa del ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (Notoriamente portatore di idee staliniste. Penso che se fosse sopravvissuto, avremmo visto pure questo…)?

Domenica scegliamo chi dovrà governarci. Non è un momento qualunque, questo in cui ci troviamo.

Domenica andate a votare. E votate per chiunque vogliate, ma NON votate per il PdL e per la Lega. I loro capi non sono degni di essere scelti per governare un paese con la Storia dell’Italia.

Io voterò per il Partito Democratico, perchè è quello che rappresenta nel modo migliore il mio modo di pensare.

Silvio, non è difficile!

Ciao Silvio, come va?

Come dici, le schede son troppo difficili?

Ma come, è facile! Basta mettere una croce sul simbolo, e il gioco è fatto!

No! non in mezzo tra i due simboli! SUL simbolo!

NO, NON sull’esterno della scheda! Ma sei mai andato a votare negli ultimi anni? Mica è cambiato, col tempo!

Ma COSA ti vogliono fregare.. Ah, hai paura di perdere, e allora ogni voto può essere decisivo. Beh, allora vai a fare qualche manifestazione! Così spiegherai ai tuoi elettori come si fa a votare!

E adesso fare una manifestazione è così difficile? Solo perchè devi organizzare continuamente pullman per richiamare gente in piazza? E che vuoi che sia! Anche quello non è difficile, SI PUO’ FARE ! Oh, scusa, non volevo..

Comunque, hai anche Fini, con te! Digli di andare in giro per tutta l’Italia a far manifestazioni! Veltroni è da solo, voi siete in due, poi ci son anche tutti gli altri, che sono così tanti!

Beh, allora tu a Fini, che non vuol fare più manifestazioni da solo perchè non gli piacciono i piccoli gruppi, digli di portarsi dietro un po’ di liberali di Dini, repubblicani di La Malfa, Pensionati di Fatuzzo, fasc.. – mm, forse quelli è meglio di no – e comunque con un po’ di gente insieme almeno non si sente più abbandonato ! 

Ora ti saluto! Dai che ce la facciamo! E comunque, sarà un vero peccato, mi sa che la gente non capirà. D’altra parte, l’hai visto ieri, Fini, se non gli lasciamo almeno Alleanza Nazionale, poi chi ci va a guardarlo in faccia?

*clic*

Poveraccio, lo capisco, quando dice che governare sarà una via crucis..

Si può fare

L’ultimo errore?

Nonno Silvio invecchia. Lo conosciamo, ormai, proprio non riesce a controllare le corde vocali. Non appena un pensiero gli si affaccia nel cervello, da uomo “liberale” qual’è, deve lasciargli spazio e libertà d’espressione. Da Alitalia ai precari.

Oggi però ha esagerato. Ha criticato uno dei Presidenti della Repubblica forse più amati della storia italiana. Si può dire di tutto su Ciampi, ma dire che non sia stato un Presidente equilibrato, mi sembra del tutto fuori dal mondo.

Anzi, su Ciampi non si può dire proprio niente, secondo me. E’ suo, e solo suo, il merito di aver fatto riscoprire a tutta Italia tre elementi che con il tempo si erano persi: l’inno, la bandiera, l’orgoglio nazionale. Dei sentimenti che una parte d’Italia si era un po’ dimenticati.

Non scherziamo, ora basta.

Per me, numero 111

PD 111

Quando: questa sera, ore 23.30

Dove: www.democratica.tv

Come: in videochat

Perchè: per cambiare l’Italia (e anche per rispondere ad un paio di domande)

Chi: che domande… 

(credits: Pd Obama )

Ore 00.40 : La video chat si conclude con la citazione dei volontari del Partito Democratico, da ringraziare per il loro impegno. Grazie ragazzi! 🙂

Ore 00.37 : “Internet in tutta Italia in tutte le case. Costruiamo una cultura della Rete”. 

Ore 00.33 : “Lettura e gioco per i bambini. I bambini hanno un tempo troppo organizzato”

Ore 00.32 : “La sottooccupazione femminile in Italia, soprattutto nel meridione, è inaccettabile..” 

Ore 00.24 : Tornato! dite al moderatore che i messaggi non sono inviati alle 17 come 5 del pomeriggio, ma a Mezzanotte e diciassette minuti! 

Ore 23.51 : Pausa Primo piano. A dopo! Speriamo che sia ancora online :))

Ore 23.49 : “La mafia sta orientando i suoi voti in 9 province. Facciano quello che vogliono, ma non votino per noi” Direi che si è cominciato!

Ore 23.42 : mentre aspetto andrò ad ascoltare l’intervista a Primo Piano. Come mi spiace che “il principale esponente dello schieramento a noi avverso” non può essere da Vespa stasera! 

Ore 23.38 : in attesa dell’arrivo del candidato. Anche sulla Rete si fa aspettare ! 😀 Per ingannare il tempo ho dato una lettura alle domande: il livello è alto. Son davvero contento. 

Ore 23.30 : Here, live from Catania.

Il sito fa fatica a caricare, e la chat è piena di domande. Bello!

Perdono anche se vincono

Come dicono in America, pare che le prossime elezioni per il Pdl (Predellino delle Libertà) saranno una lose-lose situation.

Un momento in cui, qualunque cosa succeda, tu sei destinato a perdere. Come avevo elaborato qualche giorno fa, quello che conta non sono i sondaggi sul distacco in percentuale alla Camera, che pure pare ad oggi essere sceso intorno al 5%. Piuttosto, il dato importante è nel numero dei senatori eletti, grazie al Porcellum. Secondo i calcoli fatti dall’istituto che si occupa di sondaggi per Repubblica, nella migliore delle ipotesi il Pdl avrà una maggioranza non superiore ai 5-7 voti al Senato, rendendolo praticamente ingestibile. Soprattutto se si considera che nel computo non sono considerati i senatori a vita.

Se gli va bene, Berlusconi dovrà ancora una volta trattare con i piccoli partiti che sono camuffati nelle sue liste e che oggi sono silenti, ma si faranno sentire non appena le elezioni saranno passate e loro avranno il loro posto in parlamento. Vedere Dini ieri sera a Ballarò mi ha fatto tenerezza. La vergogna era palpabile.

Non si capisce cosa intendo? Ecco qua un video esplicativo:

Invece, se gli va male, il Pdl (perdenti della libertà) non avrà assolutamente la maggioranza. Basta che il PD ottenga la maggioranza in una a caso tra Liguria, Lazio, Piemonte, Calabria. E nonno Silvio perderà la elezioni.

Le perderà perchè queste elezioni sono state volute da lui, perchè il Pdl è una sua creatura, e di nessun altro. E perchè ogni risultato che non preveda una larga maggioranza al Senato sarà una sconfitta. Perchè Fini, se ha un minimo di dignità, abbandonerà la nave che cola a picco, come ha fatto Casini. L’Italia ha bisogno di una destra vera, non della burletta che c’è ora. Le ruote sono già ora in movimento, solo che in pochi se ne rendono conto.

Se volete allungare il brodo, e tenervi ancora questo sistema politico bloccato, immobile, allora il PdL (puntello delle libertà) è la risposta giusta.

Se vogliamo spezzare il circolo vizioso, e accelerare un processo che a me pare sia già in atto, la risposta è un segno sul simbolo del PD. Non si vota per un partito, si vota per un Paese.

PS: il video viene da qui, onore al merito!