Ciao Silvio, come va?
Come dici, le schede son troppo difficili?
Ma come, è facile! Basta mettere una croce sul simbolo, e il gioco è fatto!
No! non in mezzo tra i due simboli! SUL simbolo!
NO, NON sull’esterno della scheda! Ma sei mai andato a votare negli ultimi anni? Mica è cambiato, col tempo!
Ma COSA ti vogliono fregare.. Ah, hai paura di perdere, e allora ogni voto può essere decisivo. Beh, allora vai a fare qualche manifestazione! Così spiegherai ai tuoi elettori come si fa a votare!
…
E adesso fare una manifestazione è così difficile? Solo perchè devi organizzare continuamente pullman per richiamare gente in piazza? E che vuoi che sia! Anche quello non è difficile, SI PUO’ FARE ! Oh, scusa, non volevo..
Comunque, hai anche Fini, con te! Digli di andare in giro per tutta l’Italia a far manifestazioni! Veltroni è da solo, voi siete in due, poi ci son anche tutti gli altri, che sono così tanti!
Beh, allora tu a Fini, che non vuol fare più manifestazioni da solo perchè non gli piacciono i piccoli gruppi, digli di portarsi dietro un po’ di liberali di Dini, repubblicani di La Malfa, Pensionati di Fatuzzo, fasc.. – mm, forse quelli è meglio di no – e comunque con un po’ di gente insieme almeno non si sente più abbandonato !
Ora ti saluto! Dai che ce la facciamo! E comunque, sarà un vero peccato, mi sa che la gente non capirà. D’altra parte, l’hai visto ieri, Fini, se non gli lasciamo almeno Alleanza Nazionale, poi chi ci va a guardarlo in faccia?
*clic*
Poveraccio, lo capisco, quando dice che governare sarà una via crucis..
Fiducia
Il PD si sta sciogliendo come neve al sole, si sta sgretolando a causa del suo passato e delle “decisioni” prese dal suo gruppo dirigente. Si potrebbe forse dire che il peccato originale sia stato l’aver prima parlato di innovazione radicale, passando per l’idea di andare da soli alle elezioni, seguendo poi con l’alleanza con l’Italia dei Valori e con i Radicali, che si è dimostrato un errore. Anch’io ritenevo potesse essere una buona idea, ma avevo gli occhi foderati di prosciutto e non mi rendevo conto che le elezioni erano ragionevolmente perse ancora prima di essere giocate, e non sapevo che la sinistra radicale sarebbe uscita dal Parlamento. Non aver riconosciuto in Di Pietro un pericolo, generato dalla stessa identica ricerca di visibilità che ha significato la tomba per il Governo Prodi, ha causato i danni che vediamo oggi.
Alla vigilia delle elezioni politiche, in tantissimi hanno richiesto alla dirigenza del PD di allargare il più possibile i partecipanti alla decisione delle candidature, se possibile anche di fissare delle primarie per decidere delle candidature, ma invece si è preferito scegliere di non rischiare, di non turbare gli equilibri. Perchè, evidentemente, fare delle primarie avrebbe provocato un cambiamento negli equilibri tra i rapporti DS/Margherita nei partecipanti alle liste. Magari (eresia!) ci sarebbe pure scappata qualche partecipazione esterna non riconducibile ai due partiti fondatori. E poi, la base non sarebbe stata pronta al passaggio psicologico di due esponenti o più dello stesso partito che competono tra loro per un posto in lista, dovendo scegliere e poi mantenere il voto per il partito nonostante il proprio “preferito” avesse perso.
Sbagliato! Avreste dovuto avere più fiducia negli italiani! Magari poi essi avrebbero ricambiato con la loro!
Quello che è mancato non è la fiducia degli italiani per il PD, il punto è l’esatto contrario: è mancata la fiducia del PD nei confronti di tutti gli italiani. “Ci pensiamo noi a scegliere chi va in Parlamento”, li sento dire, “noi sappiamo cosa fare, non preoccupatevi”. Evidentemente si sbagliavano.
Invece, io ho come la convinzione che, forse, messi nella condizione di decidere liberamente, in Primarie vere, in cui la competizione non sia precostutuita e precotta, i cittadini-elettori avrebbero potuto dire la loro sul serio. E avrebbero parlato chiaro. E, forse, avremmo evitato qualcuna delle pessime storie che ascoltiamo in questi giorni in televisione. E ci saremmo pure risparmiati la faccia depressa di Veltroni in TV.