Per immaginare la via che il Partito Democratico dovrà seguire d’ora in poi, secondo me, non serve andare lontano.
Quello che vediamo oggi in Italia è un Paese che è concentrato su se stesso. Le persone non ragionano più, se non in casi isolati, in termini di comunità, di gruppo, ma con una visione individualista del mondo. Siamo condizionati da messaggi esterni, ingannevoli. Ci facciamo istupidire dalla televisione, un mezzo di comunicazione diventato negli ultimi anni esclusivamente un mezzo di creazione del pensiero, piuttosto che di informazione. La televisione è diventata un “opinion-maker”. Non le persone che la fanno, ma essa stessa.
Provate ad ascoltare le persone che vi circondano. In più di un caso, quando commenteranno avvenimenti politici o comunque di tipo pubblico, il pensiero espresso sarà perfettamente adattabile alle forme ad esso date dai “media di comunicazione di massa”. Le persone hanno troppa fretta di vivere per potersi fermare a riflettere un secondo, e allora si informano in maniera superficiale, senza approfondimenti. Stiamo passando dalla generazione del “fast food” alla generazione delle “fast-news”.
Pensate ai servizi news-SMS che circolano oggi giorno, come si fa ad articolare un pensiero compiuto in pochi caratteri? Tutto viene sintetizzato. Le opinioni non esistono più. Oppure prendiamo tutti quei “giornali” – o supposti tali – che si trovano fuori dalle stazioni, come Metro, Leggo, e gli altri che conoscerete meglio di me. Spesso sono someplicemente dei lanci di agenzia presi e “copincollati” in mezzo ad un mare di pubblicità.
Bisogna fare scelte più coraggiose. Bisogna coltivare la capacità di avere dubbi. Non dico che non si debba avere fiducia in niente, anche un atteggiamento di questo tipo è deleterio. Dico di ragionare e interrogarsi: quel che dall’esterno ci propinano come il pensiero di tutti, è anche il nostro? Dobbiamo aiutare tutti ad uscire dal linguaggio formulare dei telegiornali, abbattere qualche stereotipo. Quando formulate un pensiero, interrogatevi: quel che ho in testa è genuinamente mio, o è stato confezionato e impacchettato altrove, e io ne sto solamente facendo uso?
Non bisogna avere timore di confrontare ed esprimere le proprie opinioni, perchè esse, per quanto possano essere descritte i modo contorto e di difficile comprensione, potrebbero contribuire a illuminare la via ad un pensiero nuovo anche nelle persone vicine.
Con il nuovo Partito, dovremo cercare di promuovere il pensiero, la capacità di progettare delle persone. Idee semplici, che facciano riflettere, per permettere a tutti di contribuire con la loro visione personale. I Circoli che si stanno creando in questi giorni avranno un ruolo fondamentale, in questo. Così come i Forum Tematici di prossima apertura.
Cerchiamo di portare gli altri a ragionare con la propria testa e a non consumare con troppa avidità le MacNews di oggidì, che rischierebbero di far male alla loro salute.