Mettiamo Radici

“Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi tu vinci” – Mahatma Gandhi

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Primarie Vere. Almeno per i giovani.

Sembra che una competizione all’inizio inesistente stia diventando (quasi) una gara vera. Le primarie della giovanile del Partito Democratico si celebreranno (pare) Sabato 22 Novembre. Come sempre, c’è chi è contro e chi è a favore. Io tendo a capire e sostenere soprattutto le convinzioni di chi è a favore, considerato che in caso contrario si sarebbe fatta una campagna elettorale lunga in sostanza una settimana. In questo modo invece ci si potrà fare un’idea più precisa sulle idee delle persone che si sono messe in gioco. Occhio però anche a non sottovalutare l’arrabbiatura di chi ha organizzato per un evento da portare a termine il 17/18 Ottobre, con volantini stampati, seggi trovati a tempo di record e quant’altro, come in questo caso.

Dunque, si vota a metà Novembre. E, considerato che sono (ancora per poco) nel range di età buona per partecipare, ho intenzione di esercitare il mio diritto. La campagna la sto seguendo online, perchè altrove non ho modo di farlo, e questo mi permette, inoltre, di leggere commenti e notizie provenienti da varie destinazioni. Oltre a questo ho dato un’occhiata anche ai programmi dei candidati presentati sul sito ufficiale (?) dei giovani democratici, e delle primarie.

Leggendo i programmi ho notato soprattuto la grande capacità di scrittura di Fausto Raciti, mi è piaciuta la sottolineatura della necessità di mantenere contatti con i rappresentanti istituzionali del PD da parte di Salvatore Bruno (che ho scoperto essere candidato osservando il comunicato stampa dal sito del PD), e nel programma di Giulia Innocenzi le idee chiare su cosa vuol fare e su quale idea ha per il nostro Paese, al di là dei confini dell’ambito “giovanile”.

Detto questo, scelgo Dario Marini. In primo luogo per la capacità di sintesi, come si può notare dal suo programma. Avendo ormai un anno di esperienza di politica, ho notato che il politico di lungo corso tende ad “allungare l’acqua”, e ad arrovellarsi in ragionamenti troppo complicati. Un organizzazione giovanile deve avere le idee chiare su dove va, ma poi essere il più leggera possibile, e non deve prendersi troppo sul serio. Chiudo poi con i 3 punti che sento più vicini nel suo programma:

2. Siamo per risolvere i problemi e non per affrontarli per preconcetti idelogici.
3 .Riconosciamo di dove essere responsabili nei confronti della collettività. Qualche esempio: tutelare l’ambiente, servizio civile obbligatorio, volontariato per biblioteche notturne.
4.Vogliamo una struttura federale dove il principio di sussidiarietà è fondamentale, diciamo NO al centralismo democratico, SI alla territorialità e autonomia.

Dovendone scegliere uno, prendo il numero 2. Essere concreti e poco svolazzanti è fondamentale e assai poco scontato. E poi, per completare il quadro, Marini gode dello stato di assoluto underdog, dello sfavorito di turno, quindi tifo per lui con ancor maggiore forza.

PS: comunque Raciti ed Innocenzi hanno perso ogni attrattiva ai miei occhi quando ho saputo che: uno ha rilasciato un’intervista a Novella 2000 (sic!) in cui afferma che in caso di sconfitta torna ad Acireale per riprendere gli studi e fare il giornalista, alla faccia dell’impegno politico; l’altra invece sarebbe interessata a partecipare al Grande Fratello (megasic!)!

PPS: e dovrei escludere anche Bruno, per il solo fatto che la sua candidatura spuntata in extremis mi ha impedito di fare uno splendido post intitolato “il Triello”, che avrebbe sfruttato questo video, uno dei momenti audiovisivi migliori del cinema italiano, secondo me.