Mettiamo Radici

“Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi tu vinci” – Mahatma Gandhi

Per chi vota la mafia?

In un post precedente, in riferimento ad un articolo di Roberto Saviano, avevo detto che il Partito Democratico ha fatto scelte non tanto condivisibili in Sicilia e in altre regioni del sud, nella composizione delle liste.

Per capire di che si parla, leggete questo articolo di Peter Gomez.

Non è possibile che il Parlamento diventi una succursale delle cosche mafiose, non è possibile.

Lo ripeto, magari si poteva anche prendere il 10%, e perdere malamente. Ma almeno i 2-3 parlamentari siciliani che avremmo messo in Senato, sarebbero state persone degne di stima. Sarebbe stato meglio.

Si poteva fare, non è stato fatto.

2 risposte a “Per chi vota la mafia?

  1. sinigagl 22 marzo 2008 alle 12:21

    Segnalo che il sito http://www.politiche08.org è aggiornato con dati e previsioni di tutti i sondaggi regionali usciti: il risultato è un sostanziale pareggio, con 159 seggi per la PdL. Bel risultato per il Porcellum!

  2. sinigagl 22 marzo 2008 alle 14:31

    Dal nuovo sito http://www.politiche08.org si evince chiaramente che il voto al Senato potrebbe portare ad un pareggio! La legge elettorale ha un effetto perverso: il PdL potrebbe conquistare 14 regioni su 20 ed ottenere come risultato di avere gli stessi seggi della maggioranza dell’Unione nel 2006, ovvero 158. L’effetto è dato dalle tre distorsioni effettuate dal “porcellum”: per prima cosa tutto è fatto a livello regionale, si tratta in verità di 20 piccole elezioni e non di una elezione nazionale, con ben 8 regioni “in bilico”, ovvero con un distacco minore del 4% tra PdL e PD. E’ chiaro quindi che il guadagno o la perdita di anche una sola regione può essere sufficiente per passare dalla vittoria alla sconfitta per una coalizione. Poi non viene premiato chi vince “molto”: se una coalizione è vicina al 55% non vengono assegnati seggi in premio, questo penalizza il PdL che in alcune regioni non riceve senatori in più. Infine la soglia di sbarramento dell’8% ne mette in forse il superamento da parte dell’UDC (in quasi tutte le regioni) e della Sinistra Arcobaleno (in molte regioni): questi seggi potrebbero andare di volta in volta all’una o all’altra delle coalizioni maggiori, cambiando così radicalmente la composizione del Senato.

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